LA LEGGENDA DI FRAU PERCHTA LA STREGA DI NATALE

Progetto
Renato


Oggi parliamo di Frau Perchta, che punisce donne e fanciulle che non si occupano come si deve della casa e non sono abbastanza abili nella filatura, arte della quale sembra essere la patrona. La pena più alta è l'uccisione per sbudellamento, senza mezzi termini. Le donne che invece manifesteranno solo un po' di trascuratezza, se la caveranno con una rappresaglia fatta di vandalismo e fiamme che bruceranno i loro averi più importanti per la propria indipendenza, i filati e il telaio. Ci pensa Frau Pertha che, allontanava i bambini a Natale e li riportava a casa in Gennaio, in corrispondenza della nostra Epifania, quando il genitore era morto o gli animi si erano placati. Presso di lei, nel suo castello di ghiaccio tra le montagne, dimoravano tutto l'anno i bambini morti che giocavano, mangiavano e si divertivano insieme agli esseri magici della tradizione folklorica europea. Quando riportava i bambini, venivano posti dei dolcetti sull'uscio delle case per ringraziare Frau Pertha di aver protetto i piccoli (poi li mangiavano i bambini, ovviamente). La leggenda vuole che tale figura "dimenticasse" dei doni nelle case e che se l'inverno successivo fossero stati messi esattamente nel posto in cui erano stati trovati, avrebbe grandemente apprezzato l'onestà e avrebbe premiato la famiglia con oro o monete.Era strettamente legata alla filatura e spesso rappresentata con un grosso piede destro. La motivazione è molto semplice: per azionare lo strumento per filare e soprattutto il pesante telaio, era necessario stare sedute e muovere il piede per un lunghissimo tempo; questo si gonfiava per lo sforzo, per la muscolatura maggiore rispetto all'altro piede e anche per via della circolazione. Siamo in un contesto mittleuropeo di X secolo e la storia è stata raccolta dai Grimm nel XIX che si occuparono delle storie popolari, principalmente della Foresta Nera.